Oggi iniziamo con i dolci di carnevale!!!
Queste delicatissime matassine sono dolci tipici sardi del carnevale. Sono fatti di una pasta fritta e glassata con il miele profumato all'arancia. Il loro intreccio, a patto che sia ben eseguito, li rende preziosi come bracciali d'oro.
Ingredienti per 69 acciuleddi circa:
-
400 gr di semola rimacinata
-
4 uova e 1 tuorlo
-
30 gr di zucchero
-
La scorza grattata di 2 limoni
25 g di strutto
Per la glassatura:
-
400 gr di miele
-
La scorza di 2 arance
-
Palline di zucchero colorate
Procedimento:
Impastate tutti gli gli ingredienti nell'impastatrice utilizzando il gancio o meglio ancora impastate a lungo a mano fino ad ottenere una pasta soda ed elastica (se necessario aggiungete poca acqua).
Coprite l'impasto con pellicola trasparente o mettetelo in una bustina e lasciatelo riposare almeno per 1 ora in frigo (io ho preparato l'impasto la notte prima e lasciato riposare 12 ore in frigo)
Prelevate l'impasto dal frigo e porzionatelo in pezzetti da 10 gr ciascuno .
Da ogni pezzetto di pasta ricavatene un filoncino lungo circa 50 cm e spesso 4 mm circa.
Piegate in 2 il filoncino unendo le due estremità e poggiatelo sul piano. Con la mano destra tenete "la piega" e con la sinistra le due estremità. Fate scivolare la mano sx sul piano facendo in modo che il filoncino si arrotoli su se stesso. Sollevatelo dal piano e piegatelo ancora su se stesso...se lo avete avvolto bene e sollevato senza perdere "i giri" qusto si attorciglierà da solo.
Sistematelo su un pezzo di carta da forno e continuate in questo modo per tutti i pezzi di pasta. Guardate i passaggi sotto.
Una volta pronti tutti scaldate l'olio di semi fino a 155°-160° C (se avete il termometro) e friggeteli girandoli spesso. Fate una doratura scura in modo da renderli croccanti.
Scolateli su carta assorbente e fateli freddare per bene.
Una volta pronti preparate la glassatura al miele.
Versate il miele in un pentolino con la scorza d'arancia privata del bianco a pezzi grandi. Fate scaldare a fuoco lento il lento fino a portarlo ad leggera ebollizione.
Versate metà il miele caldo in una pentola capiente dove avrete precedentemente sistemato le metà delle matassine e mecolate delicatamente su fornello basso.
Quando avranno assorbito il miele toglietele dal fuoco e sitematele in un piatto da portata cospargendole quando sono ancora caldi con qualche diavoletto.
Procedete allo stesso modo per i rimanenti.
Le calorie che trovate qui sotto si riferiscono al prodotto non fritto. Con la frittura il potere calorico si innalza passando da 52 kcal a circa 150 kg per pezzo.
9 commenti:
Sono passata di qui x caso...complimenti x il tuo blog ma soprattutto x quel che produci...anche io ho provato a fare questo dolce tempo fa,trovai la ricetta su di un libro di dolci sardi...i tuoi però hanno un aspetto decisamente migliore!!! :) abbiamo una cosa in comune..la passione x la cucina e la decorazione dei dolci...
Ti seguo..spero ti faccia piacere.. :))))))
Ciao Serena Grazie mille! Prova la mia ricetta e segui i passaggi....poi mi fai sapere :-)
Mi fa molto piacere !!! Grazie
meravigliosi dolcetti, complimenti!
Era da una vita che non vedevo questi dolcetti, li ho mangiati solo una volta da bambina ma mi son rimasti nel cuore. Ora li provo seguendo i tuoi consigli, son sicura risveglieranno i miei ricordi. Grazie mille!
Cinzia
Grazie Lea.
Cinzia spero proprio di si ..torna per farmi sapere il risultato :-)
Grazie !
Ciao, sono Azzurra e sono sarda (La Maddalena) ma vivo in Puglia. Mi chiedo come mai non ti abbia scoperto prima, ma solo ora girovagando fra i blog. Mi sono piombata subito sui dolci sardi e trovare i miei cari acciuleddi da te postati é stata un'emozione. Sei di una bravura straordinaria per quanto riguarda i dolci ed ancora non ho visto il resto.Ho letto del tuo contest e ci penso. Intanto ti seguo e non ti mollerò più credo. Ciao Un saluto alla terra sarda. Azzurra
Ciao Azzurra mi fa tanto piacere che tu mi abbia scoperto (non è mai tardi :-)) Grazie mille dei complimenti ..Anche io vivo fuori oramai...vivo a Roma!!
bungiorno maestro,
ho appena letto la ricetta degli ( o delle?) acciuleddi, che ho avuto modo di gustare a luglio, durante la mia, purtroppo brevissima ( solo 15 giorni, ma la Sardegna merita molto di più, e detto da me , sicilano che vive al nord, ha un valore simbolico doppio ), vacanza in Terra Sarda.
E' stato amore a prima vista, per quanto avessi già mangiato dei dolci simili! Questi hanno quel qualcosa in più, riportano alla fanciulezza, e come essa, sono delicati e sorprendenti.
ho provato a rifarli, visto che da buon goloso ,mi arrangio in cucina, ma la ricetta trovata non mi ha soddisfatto appieno, Proverò invece quella Sua che mi sembra più completa e sopratutto più amorevole. Le saprò dire. Intanto grazie infinite.
Mario Corbo
Dalle parti di mia mamma (Goceano) si chiamano "Mandegadas"
Posta un commento